





Il blu cangiante del mare, l’entroterra aspro e selvaggio, le tracce della storia, antica e recente, si intersecano nella zona del Sud Sardegna, caratterizzata da un susseguirsi di spiagge, calette di dune e lembi di sabbia rosata lambiti da un mare cristallino. Queste aree sono totalmente immerse in un ambiente selvaggio ricco di affascinanti testimonianze di civiltà nuragiche.
Le origini assai remote del Sud Sardegna affondano nella leggenda, così come avvolti nella leggenda sono i suoi primi abitatori e le prime costruzioni, i nuraghi, considerati l’espressione architettonica della preistoria mediterranea. Nota la grande e spontanea ospitalità dei sardi che, vinta l’iniziale diffidenza, come tutti gli isolani, mostrano un forte desiderio di comunicare con il “continente”.
Inconfondibili sono i profumi della macchia mediterranea, che caratterizza quasi tutto il paesaggio sardo. Ben distinti sono i sentori di mirto, corbezzolo, rosmarino, ginepro ed elicriso. La fauna presente nell’isola, con il cervo sardo, il muflone, il cinghiale, l’aquila reale, l’avvoltoio grifone e i fenicotteri rosa, è senz’altro uno degli aspetti più interessanti di questo territorio.